venerdì 17 ottobre 2008

La Storia e il territorio

La fondazione di Larino risale circa cinque secoli prima di Roma (753 a.C.) quando gli etruschi immigrando verso le Puglie diedero un primo sviluppo alla città.[1] Dall’incisione delle monete di quel tempo si deduce il suo primo nome ; “Frenter” di origine latina. [2]  Gli etruschi edificarono Larino con lo scopo di possedere una città principale,una metropoli del tempo nella quale dominare per più secoli .

Dopo la distruzione di Frenter in seguito alla sottomissione da parte dei romani[3], la città fu ricostruita e già dal 340 a. C. era indipendente dai frentani, come testimonia il nome  “Ladinod” inciso sulle monete e sulle lapidi rinvenute. Successivamente tale nome mutò in “Larinum” [4] Per poi raggiungere dopo molteplici trasformazioni l'attuale forma di “Larino” .

In epoca romana fu importantissima ,ricca di monumenti come il foro,le terme e l'anfiteatro; un patrimonio che pochissime città potevano vantare. Durante la seconda guerra punica (217-201 a.C. ) fu teatro di battaglie tra l'esercito di Annibale che era accampato a Gerione e Fabio Massimo,dittatore a Larino. Dopo la guerra sociale divenne Municipio e tale era anche al tempo di Cicerone il quale nella “Cluenziana” chiama “municipes”  i suoi abitanti. [5]

Larino si meritò così l’appellativo di “Urbs Princeps Frentanorum” grazie alla prosperità del suo territorio  e la sua ottima posizione topografica,commerciale e politica ; era posta infatti lungo le vie del tratturo a distanze brevi da importanti città dell’epoca come Vasto, Lanciano, Lucera e Roma. Inoltre ha ricoperto un ruolo centrale nelle comunicazioni lungo la costa adriatica e tra la costa e l’entroterra, con il Sannio e la Campania. Secondo alcuni documenti storici in essa risiedeva una popolazione che si aggirava intorno ai centomila abitanti.

L’abitato oggi si presenta diviso in due parti ben distinte; il centro storico sorto in epoca medievale[6] e la parte romana,quella più alta dove oggi sorge la nuova città.  L’emigrazione verso valle, secondo il Tria avvenne intorno all’anno 842  in seguito ad un attacco saraceno,che costrinse gli abitanti a cercare un rifugio in un area difendibile.
Inoltre nello stesso periodo le città dell’Italia centro-meridionale cominciarono a trasferire le loro abitazioni e costruire mura di difesa contro gli attacchi dei signorotti locali. [7]  Il Magliano invece ritarda ai primi anni del Trecento il trasferimento degli abitanti e della costruzione della Cattedrale nel nuovo nucleo urbano. [8] Nel XII secolo riprese la sua espansione costruendo l’odierna Cattedrale e la Chiesa di San Francesco,Santo Stefano,il Convento ed il Castello,oggi Palazzo Ducale.




Il testo è un estratto della Tesi  in Storia della città e del territorio, Corso di Laurea in Scienze Turistiche, Università degli Studi del Molise, anno accademico 2010-2011, "Larino. Piazza del Duomo: architettura e urbanistica di un patrimonio culturale", Marina Bucci.

[1] Giandomenico ed Alberto Magliano,Considerazioni storiche sulla Città di Larino ,Capitolo I,Origine della Città,1895. Non abbiamo notizie precise sulla fondazione della città etrusca, perché gli storici non ci hanno lasciato memoria.
[2]  Giandomenico ed Alberto Magliano,Considerazioni storiche sulla Città di Larino ,Capitolo I,Origine della Città,1895: <
[3] Giandomenico ed Alberto Magliano,Considerazioni storiche sulla Città di Larino,Capitolo III, Ingrandimento e floridezza della città,1895. Il regno etrusco cadde e fu ridotto in provincia romana;i frentani furono così sottomessi nel 435 .
[4] Giandomenico ed Alberto Magliano,Considerazioni storiche sulla Città di Larino ,Capitolo I,Origine della Città,1895.
[5] Giambattista Masciotta,Il Circondario di Larino, Il Molise dalle origini ai nostri giorni, Volume IV ,Cava dei Tirreni,1952.
[6] Giandomenico ed Alberto Magliano,Considerazioni storiche sulla Città di Larino,1895. Anche se dagli scavi effettuati nel 1876 in Via Leone tornò alla luce un selciato di costruzione romana; prova chiara dell’esistenza di una casa o un vico costruite solo per necessità agricole.
[7] Sopraintendenza per i beni archeologici,architettonici,paesaggio,patrimonio storico,artistico e demoetnoantropologico del Molise, Larino in Cd-rom,1994-1999.
[8] Calo Mariani e Maria Stella, Due Cattedrali del Molise: Termoli e Larino, associazione fra le casse di risparmio italiane, Roma, 1979.